Chiesa di San Francesco

Struttura architettonica

Tipico esempio di chiesa a capanna della tradizione francescano-minoritica, la struttura si compone di una navata unica che termina con un coro quadrato, sormontato da una volta a crociera.  In linea con la tradizione francescana, la facciata della Chiesa è rustica, umile, e si compone di un timpano delimitato dai due spioventi e con un rosone posto al centro.

Storia

Sebbene l’origine venga datata intorno al XIII sec, si stima che San Francesco venne completata dai Frati Francescani dal 1468 – anno in cui vi si stabilirono per approvazione del Pontefice Paolo II – e consacrata nel 1488. La sua storia abbraccia gli accadimenti degli ultimi secoli: nel corso del tempo è stata protagonista di abbandoni, rovine e crolli;  in particolare, nel 1527 venne profanata e distrutta in occasione del sacco di Roma.

Curiosità

Gli affreschi – Tra gli aspetti più interessanti durante una visita figurano senz’altro gli affreschi che adornano la Chiesa di San Francesco, alcuni dei quali riportati in luce durante gli ultimi restauri. Quasi tutti gli affreschi sono stati eseguiti nel periodo in cui la Chiesa venne costruita e consacrata, nel XV sec, e portano la firma di Domenico Velandi, noto artista viterbese.

Il Convento – Alla Chiesa di San Francesco è collegato un antico convento che ospitava i frati conventuali e che venne distrutto nel quinto decennio del ‘900. Fortunatamente, oggi è ancora possibile ammirarne il chiostro con portico ad archi e pilastri di muro.

La Guerra – Negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale la struttura venne adibita a magazzino in cui ammassare le conserve di grano.