La magia del teatro musicale approda nel cuore del Lazio con Vive la vie, uno spettacolo che rappresenta perfettamente lo spirito innovativo dell’Entroterre Festival 2025. Dal 13 luglio al 1° settembre, questa manifestazione culturale diffusa trasforma i comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, Manziana e Trevignano Romano in palcoscenici naturali dove arte e territorio si incontrano in un dialogo autentico.

Vive la Vie tra fiabe e desiderio

Il 21 agosto 2025 alle 18:30, il quartetto Le Cardamomò porta in scena una produzione originale che intreccia musica dal vivo, narrazione e performance in un universo fatto di personaggi bizzarri e storie evocative.

Al centro dello spettacolo musicale troviamo l’uccellino che da grande diventa Fenice, simbolo per eccellenza della morte e della rinascita. Intorno a questa figura emblematica ruotano gli altri personaggi: la rosa, il vecchio e la Luna, il gatto nero, la bambina che non vuole crescere, il musicista e la sua sposa, la Lena. Ognuno di questi personaggi è animato da un forte desiderio che li muove verso una trasformazione profonda.

Il quartetto, composto da Antonia Harper (voce, violino, viola), Marta Vitalini (organetto, percussioni), Gioia Di Biagio (organetto, glockenspiel, diamonic) e Ivan Radicioni (tromba, flircorno, chitarra classica), ricrea dal vivo questo mondo fantastico attraverso composizioni originali e racconti evocativi.

Un caleidoscopio di influenze artistiche nello spettacolo musicale

Vive la Vie attinge a diversi immaginari figurativi, letterari e musicali per costruire la sua narrazione unica. L’arte rinascimentale dialoga con la fiesta de los muertos messicana, Shakespeare incontra Le Mille e una Notte, mentre il folk americano si fonde con i canti popolari della tradizione italiana.

Questa ricchezza di riferimenti culturali converge in un tema universale caro ad artisti e poeti di ogni epoca: la brevità e caducità della vita che ci spinge a desiderarla e a celebrarla ogni giorno come in una grande festa. Lo spettacolo diventa così un inno alla vita stessa, un invito a vivere pienamente ogni momento.

Il desiderio come motore della vita nella visione artistica

In uno spazio scenico che si trasforma continuamente, i quattro esplorano il desiderio nelle sue molteplici manifestazioni. L’amore romantico si intreccia con l’anelare verso qualcosa di irraggiungibile, l’eros si mescola all’utopia, mentre la voglia di restare bambini si confronta con la necessità di crescere e trasformarsi.

La passione emerge come motore primo della vita, quella forza prorompente che, come il fuoco della Fenice, può bruciare e distruggere ma anche rigenerare e dare nuova vita. Vive la Vie celebra questa energia vitale attraverso musiche che spaziano dal contemporaneo al tradizionale, creando un linguaggio artistico originale e coinvolgente.