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Albania Casa Mia, un racconto di memoria e identità

29 Luglio @ 19:30
Spettacolo Albania casa mia

Una storia di emigrazione, sacrificio e nostalgia prende vita al Belvedere La Sentinella di Bracciano. Il 29 luglio alle 19.30, nell’ambito della rassegna “I Motivi dell’Estate” 2025, la Fondazione Entroterre presenta “Albania Casa Mia”, spettacolo teatrale che intreccia memoria personale e storia collettiva in un dialogo commovente tra due generazioni.

Il monologo che ripercorre il collasso del regime comunista

“Albania Casa Mia” nasce dalla penna e dall’interpretazione di Aleksandros Memetaj, con la regia di Giampiero Rappa e la produzione di Anonima Teatri in collaborazione con Twain Centro Produzione Danza. Il monologo ripercorre gli anni del collasso del regime comunista nei paesi dell’est, concentrandosi sull’Albania da cui partirono migliaia di profughi verso l’Italia. Un momento storico che ha lasciato tracce indelebili nella memoria collettiva, simbolicamente rappresentato dall’arrivo della nave Vlora stracolma di persone in cerca di speranza.

La narrazione riporta il pubblico al 25 febbraio 1991, quando il regime che aveva governato l’Albania per oltre 45 anni crollava definitivamente. In questo contesto storico si intrecciano i destini di Alexander Toto, trentenne in fuga da Valona a bordo del peschereccio “Miredita”, e di Aleksandros Memetaj, bambino di appena 6 mesi che viaggia sulla stessa imbarcazione diretta a Brindisi.

Un viaggio nell’identità attraverso la storia personale

Lo spettacolo di Memetaj rappresenta un piccolo capolavoro teatrale che porta il pubblico dentro la vita personale di un giovane cresciuto tra due mondi. Dal palco, l’artista coinvolge attivamente gli spettatori, interrogandoli e accompagnandoli con naturalezza nel suo passato, creando un rapporto di reciproco interesse che trasforma la performance in un’esperienza condivisa.

Il racconto esplora il continuo alternarsi tra accoglienza e discriminazione vissuto dall’autore, cresciuto a Fiesso D’Artico, piccolo comune tra Padova e Venezia. È la storia di un figlio dell’emigrazione che non ha mai trovato un pieno senso di appartenenza, costretto a destreggiarsi tra le origini albanesi e la nuova patria italiana, tra l’essere se stesso e quello che gli altri vogliono vedere.

Temi universali di grande attualità

L’opera teatrale riesce a catturare quella condizione universale del migrante, così cara al popolo italiano, popolo di emigranti. Attraverso il racconto personale emergono sentimenti comuni a chiunque abbia lasciato la propria terra: la lontananza dalla patria, il timore del nuovo, la paura di non farcela, di rimanere indietro, solo e senza conforto.

Memetaj ha la straordinaria capacità di rendere collettiva la propria storia, trasformando l’Albania in “casa di tutti”. Il paradosso emotivo per cui, anche fuggendo da una terra che ha causato sofferenza, il cuore conserva intatti “gli odori, le immagini e i dolci ricordi di una nazione unica” diventa un racconto universale sulla condizione dell’emigrante contemporaneo.

Lo spettacolo, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, dimostra come sia possibile ascoltare situazioni e commenti che pensavamo relegati al passato, scoprendoli invece profondamente presenti nella nostra società attuale.

Un appuntamento nel panorama culturale braccianese

L’evento si inserisce nel calendario di Entroterre Festival 2025, manifestazione che dal 9 luglio al 6 settembre anima tre regioni italiane con oltre 70 eventi. La scelta del Belvedere La Sentinella come location non è casuale: questo suggestivo punto panoramico di Bracciano offre il contesto ideale per una narrazione che parla di viaggi, sguardi verso l’orizzonte e ricerca di nuove prospettive.

L’ingresso libero rende l’evento accessibile a tutti, confermando la vocazione inclusiva della rassegna “I Motivi dell’Estate” e l’impegno della Fondazione Entroterre nel portare cultura di qualità nei territori. Per il pubblico del lago di Bracciano, questa rappresenta un’occasione unica per confrontarsi con tematiche di grande attualità attraverso il linguaggio universale dell’arte teatrale.

Come raggiungere Bracciano

Per chi desidera partecipare all’evento, Bracciano è facilmente raggiungibile da Roma e dai principali centri del Lazio. In treno, la linea Roma-Viterbo collega la capitale con Bracciano in circa un’ora, con partenze frequenti dalla stazione di Roma Ostiense.

In auto, dal Grande Raccordo Anulare di Roma si prende l’uscita Cassia bis per poi seguire le indicazioni per Bracciano, con un percorso di circa 40 chilometri. Il centro storico di Bracciano si trova a breve distanza dalla stazione ferroviaria e il Belvedere La Sentinella è facilmente raggiungibile a piedi dal centro cittadino, offrendo una piacevole passeggiata tra le vie del borgo medievale affacciato sul lago.

Lo spettacolo promette di lasciare un segno profondo negli spettatori, offrendo spunti di riflessione su identità, appartenenza e sul significato del concetto di “casa” in un mondo sempre più caratterizzato da movimenti migratori. Un appuntamento che arricchisce il panorama culturale estivo del territorio, confermando Bracciano come destinazione di riferimento per eventi di qualità.

 

Dettagli

Organizzatore

Luogo

  • Bracciano – Belvedere Della Sentinella
  • Via dell'Arazzaria
    Bracciano, 00062 Italia
    + Google Maps

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